SPALLETTI: “TORINO BRUTTO CLIENTE, MI ASPETTO CONTINUITÀ E UN SALTO DI MATURITÀ DA PARTE DEI MIEI UOMINI” | Notizia

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“Dobbiamo trovare la continuità di rendimento e di risultati. Domani sarà una partita molto difficile, ma vogliamo vincere”. Luciano Spalletti parla in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Torino.


Il tecnico azzurro entra in sala stampa con in mano due rose in memoria di Mahsa Amini e Hadis Najafi, le due donne vittime in Iran.


Come ha ritrovato i calciatori ridotti dalle Nazionali?


“Quando i calciatori vanno in Nazionale li seguiamo quotidianamente anche se a distanza. A qualcuno ha fatto anche bene giocare queste partite perchè aveva giocato di meno con noi. Per cui non abbiamo nessun problema, è stato un regolare seguito della stagione”.


“Noi abbiamo a fuoco bene quello che è il nostro obiettivo, oggi ho visto tuttiti e protesi verso la partita di domani. Ogni gara serve a loro concentra se siamo un Napoli forte. Il percorso è lungo e richiede impegno massimo e costante per poter avere un comportamento giusto nel lungo periodo”.


Chi giocherà tra Simeone e Raspadori?


“Io penso che faranno al caso nostro tutti e due, poi si vedrà chi giocherà un’ora e chi mezzo, ma questo è relativo rispetto all’importanza di essere decisivi e funzionali in campo. Il discorso dei titolari e di quelli che iniziano in panchina va affrontato in maniera corretta e produttiva”


“Per poter arrivare in fondo al traguardo abbiamo bisogno di uomini con fondo minutaggio, con energie, con motivazioni. Tutti servono. Bisogna abituarsi al concetto di più titolari all’interno di una gara sfruttando le 5 sostituzioni bene. Giocare 20 minuti può essere più importante che giocarne 70 perchè magari servono a farti vincere”


Al momento la lotta scudetto sembra aperta ed equilibrata con più squadre in corsa:


“Io credo che durerà a lungo questo equilibrio al vertice perchè almeno 7 squadre hanno le carte in regola per fare un campionato di alta classifica. Inoltre c’è sempre qualche outsider che può inserirsi bene. Io ritengo che sia troppo presto al momento per poter individuare i preferiti”.


Raspadori lo ritiene centravanti oppure seconda punta dopo le ultime due gare in Nazionale?


“Dipende sempre dal tipo di partita che affronti o si sviluppa. Raspadori non ha la fisicità di Osimhen e Simeone, non è un attaccante da palla addosso, ma è un calciatore forte che sa fare tutto e lo abbiamo compraro proprio perchè conosciamo le sue qualità . E’ reattivo muscolarmente, sente la porta, ha tecnica e personalità oltre una gran voglia di migliorare. Raspa è ambizioso come noi e non s fermerà certo alle prime soddisfazioni ma vorrà diventare un campione”


La vittoria di Milano ha cambiato la visione della stagione?


“Vincere contro i campioni d’Italia e contro una squadra che ha giocato molto bene è proprio un merito. Però il talento da solo non basta mai, noi dobbiamo essere esecutivi e pronti anche quando la partita non va come desideriamo”


“Sicuramente la squadra ha dimostrato di aver un livello di calcio adeguato alle nostre aspettative. Noi vogliamo stare nel plotone iniziale fino alla fine, c’è un’alta classifica affollata e bisogna star lì attaccati”.


Attorno a noi c’è un amore dei tifosi che va riversato in campo”


Che partita si aspetta e che difficoltà può raggiungere il Toro?


“Il Torino è un brutto cliente. Conosciamo il valore della squadra e del modo di lavorare intenso del proprio allenatore. Juric porta sempre a casa allenatore risultati nelle stagioni perchè ha idee sempre sempre precise. E’ una squadra che sa attaccare e difendere facendo battaglia a tutto campo. E questo la dice lunga sulla difficoltà della partita. Ma noi vogliamo vincere partite difficili e misurarci contro squadre forti”.


Sta pensando ad un fatturato domani?


“Tra qui e martedì ci saranno necessariamente partite delle rotazioni perchè abbiamo due in 4 giorni. Però domani credo che non ci saranno grosse differenze rispetto alla formazione iniziale che ha giocato più spesso perchè ho tutti gli uomini in buona condizione”


“Quello che conta è dare seguito a ciò che abbiamo pensato e che ci diciamo quotidianamente. I miei giocatori sanno quanto me cosa bisogna fare e conoscere l’idea condivisa di gioco. Mi piacerebbe maggiore concrete rispetto a quello che abbiamo espresso sinora. Quando sei in possesso della palla sapere costantemente bisogna qual è il momento di osare l’affonde giusto. Questo è lo scatto di maturità che devono fare soprattutto i più giovani. Nutro molta fiducia affinchè riusciremo a fare questo salto”.


(Foto LaPresse)


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